FAQ: domande e risposte a proposito di rivettatrici etc.
FAQ: domande e risposte a proposito di rivettatrici etc.
Se il cliente che si occupa del fissaggio di bottoni jeans, a pressione e ribattini presenta esigenze di produzione media, noi consigliamo un dispositivo semi automatico, dotato di un solo caricatore. Il particolare superiore dell’articolo viene caricato dall’alto e posizionato automaticamente, mentre il particolare inferiore viene collocato a mano dall’operatore nel punzone applicatore.
Laddove le macchine automatiche effettuano automaticamente il caricamento di entrambi i particolari, le semi automatiche caricano automaticamente un solo pezzo, mentre il secondo viene collocato a mano.
Nel caso di quelle completamente manuali invece, entrambi i pezzi vengono collocati a mano da parte dell’operatore nei punzoni di rivettatura. Consigliamo le apparecchiature completamente manuali in caso di produzioni contenute.
La prima cosa che possiamo osservare è che più le rivettatrici o le altre tipologie di prodotto sono manuali, più sono universali, giacché lo stampino necessario per l’accessorio o rivetto da applicare può essere cambiato di volta in volta a prezzi relativamente contenuti.
Nel caso invece di rivettatrici ed altri macchinari completamente automatizzati, gli stampini, come le vie di caricamento predisposti per le parti di accessori da attaccare sono sagomati e integrati nella macchina stessa; questo implica un costo relativamente maggiore, peraltro ampiamente compensato e ammortizzato da una resa e velocità di produzione assolutamente non paragonabili alle rivettatrici, occhiellatrici e torchietto per bottone completamente manuali.
La via di mezzo tra le rivettatrici, occhiellatrici e torchietto per bottone completamente manuali e quelle interamente automatiche è costituita dai dispositivi semi automatici.
Le rivettatrici, occhiellatrici e torchietto per bottoni semi automatiche si connotano per il caricamento automatizzato della parte superiore del bottone, che scende dal contenitore in alto lungo lo scivolo, giù fino all’alloggiamento del punzone applicatore, mentre la parte inferiore viene inserita manualmente dall’operatore macchina.
Le macchine completamente manuali funzionano avvalendosi unicamente della forza muscolare dell’operatore, facilitato da un opportuno leveraggio, mentre quanto ai modelli dotati di meccanismo pneumatico, questo facilita parecchio il lavoro dell’addetto, riducendo drasticamente la forza corporea da applicare; da ultimo le rivettatrici ed altre apparecchiature interamente automatiche funzionano in modo esclusivamente elettrico e caricano automaticamente tutti i pezzi del particolare accessorio da applicare al tessuto.
Le rivettatrici, occhiellatrici e torchietti destinati ad applicare bottoni prodotte dalla nostra azienda sono assolutamente conformi alle normative anti infortunistiche vigenti in tema di sicurezza degli ambienti di lavoro; sono pertanto progettate con un’attenzione speciale per gli operatori macchina.
Ad esempio, le rivettatrici ed altri dispositivi sono dotati di un meccanismo salva dita che ferma immediatamente il movimento di pressione del congegno di rivettatura nel momento in cui il dito dell’operatore dovesse inavvertitamente trovarsi al momento sbagliato sulla traiettoria del punzone di chiusura.
Le stesse norme richiedono che il pedale che aziona la macchina sia coperto, al fine di evitare che cadendo un oggetto di un certo peso sul pedale, il dispositivo improvvisamente si attivi e causi incidenti.
La presenza del copri pedale garantisce che l’avviamento della macchina avvenga solo per mezzo del piede dell’operatore. Le nostre rivettatrici, occhiellatrici e torchietto sono certificate CE.
Per rispondere a questa domanda è importante comprendere cosa si intende con funzionamento pneumatico. Con tale termine intendiamo che il punzone destinato all’applicazione o rivettatura del particolare bottone o rivetto in questione viene azionato e spinto facendo impiego di una pressione esercitata e amplificata per mezzo di aria compressa grazie ad un meccanismo simile ad uno stantuffo.
Il sistema pneumatico viene a volte utilizzato anche per le rivettatrici ed occhiellatrici elettriche automatiche, solo che in questo caso riveste una funzione puramente ausiliaria, utile a facilitare lo scivolamento del particolare dal caricatore lungo lo scivolo e il suo posizionamento nell’alloggiamento del punzone applicatore.
Nella pratica, ad esempio nel caso di rivettatrici L 43, si fa uso di soffietti. In difetto di questi ultimi infatti, dal momento che il singolo rivetto da posare è estremamente leggero, alcune volte potrebbe non scorrere a dovere lungo lo scivolo che dal caricatore lo porta sul punzone.
Vediamo quindi che anche le rivettatrici elettriche automatiche sono dotate di un supporto pneumatico; esso presenta però una funzione prettamente ausiliaria. Tale funzionalità rappresenta un valore aggiunto delle rivettatrici, occhiellatrici e torchietto prodotte da Lozio®.
E’ importante precisare in premessa che le rivettatrici, occhiellatrici e torchietto per bottoni prodotti da Lozio® sono di grande qualità e rappresentano di per sé un vero e proprio investimento per le aziende di settore.
E’ comunque evidente che, pur essendo tutti di ottima fattura, i differenti modelli realizzati si connotano per prestazioni differenti e quindi per diversi livelli tecnologici, che di conseguenza incidono sul loro costo.
Per comprendere meglio il concetto possiamo fare un esempio mettendo a confronto due versioni di rivettatrici, una manuale ed una pneumatica: la L 0 e la L 16.
Entrambe costituiscono dispositivi di rivettatura, che svolgono una funzione analoga; tuttavia nel modello L 0 la spinta sul punzone applicatore viene interamente esercitata dalla forza corporea dell’operatore, mentre nel modello L 16 la spinta sul punzone viene solo attivata dall’operatore con l’impulso sul pedale.
Materialmente essa si concretizza con l’azione di un sistema pneumatico il quale, con l’ausilio di un leveraggio (gioco di leve), moltiplica la forza esercitata sul punzone, con l’effetto pratico di dispensare completamente l’operatore dal profondere forza muscolare; i soldi per l’acquisto di questo modello di rivettatrice sono pertanto davvero ben spesi.
Nelle rivettatrici il dito di carica è un accorgimento meccanico di guida che conferisce una stabilità assoluta al particolare da posare, così da ottenere un’affidabilità ed una resa migliore. Nelle rivettatrici automatiche il dito di carica integra il sistema di caricamento delle parti bottoni e rivetti da applicare.
Dalla tazza rotante di caricamento parte uno scivolo lungo il quale i pezzi da posare scivolano verso l’alloggiamento del punzone applicatore. Lo scivolo termina in posizione arretrata rispetto al punzone e da lì il pezzo da applicare viene spinto in avanti dal nostro dito di carica percorrendo un canale detto corsoio.
Al termine del corsoio il particolare giunge nelle pinze del punzone, che lo tengono fermo favorendo una rivettatura perfetta. Il risultato finale è un prodotto di alta qualità e durevolezza.
Prendiamo ad esempio le rivettatrici L32 dotate di 2 caricatori, ed L 33, che invece ne presenta 3. Volessimo considerare di applicare il bottone a pressione Alfa, avremmo bisogno di un caricatore per ciascuno dei 4 particolari.
Trattandosi invece di una diversa tipologia di snap come il bottone MU (l‘automatico impiegato per il pagliaccetto da bambino o il body intimo da donna), pur essendo questo formato da 4 parti, due di queste parti sono identiche.
Facendo impiego della L 33 predisposta con tre caricatori, non è necessaria una coppia di macchine, giacché la versione L33 è dotata di una centralina che funge da dispositivo di controllo elettronico programmabile per attaccare una serie predefinita di parti maschio, quindi subito un’analoga serie predefinita di parti femmina.
Tra l’applicazione della prima serie e quella della seconda l’operatore cambia il lembo del capo, per seguire il progresso automatico della rivettatrice. Questo evita di dover impiegare due distinte macchine che lavorano in coppia.
Questo tipo di rivettatrici viene naturalmente utilizzato per il fissaggio in particolare dei bottoni MU.
Facciamo un altro esempio con le rivettatrici L 38, utilizzate per applicare il bottone jeans. La prima cosa cui dobbiamo prestare attenzione è che di solito esso viene impiegato in due distinte dimensioni: quello che viene applicato in vita presenta un diametro di 17 mm, mentre quello che viene applicato in patta si connota per un diametro di 14 mm.
Nella pratica di laboratorio la ribaditrice viene prima attrezzata con lo stampino per l’elemento da 17 mm, così da eseguire l’attaccatura ad esempio su alcune migliaia di pantaloni jeans. Terminato il quantitativo, si sostituisce lo stampino con quello adatto per il pezzo da 14 mm e si ripassa lo stesso lotto di pantaloni per applicare il bottone da patta, completando il lavoro. Nel caso descritto viene pertanto usata la stessa ribaditrice, ma viene cambiato lo stampino.
Esistono invece le rivettatrici L 38 multipla, dotate di 3 caricatori. In tal caso, mentre il chiodo per le due dimensioni di bottone è sempre lo stesso, la macchina è attrezzata con un caricatore in più, destinato alla seconda misura.
La rivettatrice L38 M è dotata di una centralina elettronica programmabile ad esempio per applicare prima un bottone da 17 mm (in vita), quindi quattro da 14 mm (per la bottoniera) nel caso del jeans uomo, mentre nel caso del jeans da donna magari solo due o tre da 14 mm per la bottoniera.
Il tutto viene applicato in modo automatico dalla stessa macchina. E’ evidente l’elevatissima resa offerta da questo tipo di rivettatrice.
Quando il cliente si trova ad operare la scelta per l’acquisto del modello di rivettatrice, occhiellatrice, o magari torchietto che sia più idoneo al volume di produzione della propria azienda, è fondamentale circoscrivere con esattezza sia il tipo di prodotto che l’azienda deve produrre, che il volume interessato, poiché solo disponendo di tali informazioni sarà possibile consigliare la scelta migliore.
Prendiamo ad esempio un’azienda che si occupi di applicare rivetti e bottoni per pantaloni jeans. Se l’azienda in questione si occupa di attaccare unicamente ribattini per jeans di una determinata marca, normalmente sarà sufficiente acquistare un solo tipo di rivettatrice che naturalmente offrirà una lunga durata.
Se invece l’azienda in questione si occupa in veste di terzista di applicare rivetti per diverse marche di pantaloni jeans, sarà allora consigliabile acquistare un tipo di rivettatrice dotata di 3 caricatori, ognuno predisposto per un tipo specifico di particolare di rivetto (com’è noto, ogni pantalone jeans si connota generalmente per il suo rivetto caratteristico, che lo contraddistingue rispetto ai pantaloni jeans di altre marche).
Per questo tipo di azienda consigliamo l’acquisto della rivettatrice L 45 che, dotata di tre caricatori, può consentire l’applicazione di due tipi diversi di ribattini per altrettanti modelli di pantaloni jeans (è bene precisare che sebbene le teste dei rivetti possano essere differenti in base alle marche dei pantaloni jeans, il chiodo con cui le teste dei ribattini vengono fissate è solitamente dello stesso genere).
Questo tipo di rivettatrici non necessita della centralina elettronica che scambia automaticamente i tipi di rivetto, atteso che l’applicazione dei ribattini viene eseguita in successione per grandi quantità.
Nella pratica funziona così: si prendono alcuni bancali di jeans di una marca specifica e si applicano i rivetti per, diciamo, cinque o diecimila capi, lasciando aperti gli scivoli di due dei tre caricatori e tenendo chiuso il terzo.
Trovandocisi a cambiare, per applicare i rivetti su pantaloni jeans di un’altra marca, dotati quindi di un ribattino differente, si apre manualmente lo scivolo del terzo caricatore adatto al rivetto interessato e si chiude, sempre manualmente, quello usato in precedenza. E così via per gli altri modelli.
Quelli utilizzati per pantalone sono ganci particolari, normalmente soggetti ad una notevole sollecitazione rispetto alle altre classi di accessori metallici. Di conseguenza i ganci per pantalone non possono essere cuciti ma devono invece essere rivettati. D’altra parte esistono diverse tipologie di ganci, che rispondono a differenti esigenze di tenuta, ad esempio ganci per pantaloni cosiddetti Ski, oppure per tute da lavoro.
Per fissare i ganci consigliamo il torchietto manuale o la rivettatrice pneumatica. Una delle rivettatrici che entrano in linea di conto per l’applicazione di ganci è il modello L 16 doppio, ma anche il torchietto L0.