Gli occhielli metallici e le occhiellatrici
Gli occhielli metallici e le occhiellatrici
Macchina occhiellatrice: la storia della moda è attraversata da molteplici grandi e piccole invenzioni, creazione di macchinari intelligenti – spesso veramente semplici, come il torchietto per bottoni – che negli anni e nei secoli spesso si sono semplicemente dovuti aggiornare, attualizzare, rendere più maneggevoli e sicuri, ma che non tradiscono la loro origine, il motivo semplice e perfetto di utilizzo per cui sono stati pensati.
L’ occhiello è certamente una invenzione geniale, anche se la sua nascita deriva da un pensiero semplice, appartenente all’uomo della preistoria: fare un buco nelle pelli di animali usate per rivestirsi e proteggersi dal freddo, per permettere ad un bindello vegetale o animale di esservi infilato, al fine di sorreggere la stoffa stessa.
Elementare e, tuttavia, insuperabile nella sua utilità, tanto è vero che anche oggi è il mezzo unico utilizzato per far passare un bottone o una stringa da allacciare, un cordone da stringere.
Risultato che si ottiene attraverso fasi di confezione dell’abbigliamento che passano talvolta per la tecnica di cucitura e a volte tramite l’applicazione di occhielli metallici utilizzando occhiellatrici manuali o pneumatiche – ovvero versioni specializzate delle rivettatrici – ma anche torchietti.
Vi sono molte fasi di fabbricazione che non necessitano di macchine per applicazione, dove non serve un’ occhiellatrice pneumatica od una rivelatrice manuale, né un torchietto, spesso é sufficiente rinforzare la stoffa in prossimità del taglio creando un’asola con del filo cucito tutto intorno a mano o a macchina in modo da impedire strappi e deformazioni al tessuto nel momento in cui il bottone passa per essere allacciato. Gli occhielli sui capi femminili sono posizionati a destra, su quelli maschili, invece, sono sul lato sinistro.
L’ occhiello posizionato sul risvolto della giacca, ha una funzione estranea all’allacciatura, serve per reggere una decorazione, un fiore, uno stemma.
Neppure gli occhielli ricavati da cuoio o cordoncini, come gli alamari, richiedono l’uso di un’ occhiellatrice, né di una rivettatrice: è un tipo di confezione di abbigliamento che utilizza la cucitura. Gli occhielli metallici invece – che a giusto titolo rientrano nella categoria delle minuterie metalliche e talvolta sono anche denominati occhielli vela – richiedono per la loro applicazione una macchina idonea, a partire da un torchietto.
Nella storia della confezione dell’abbigliamento, gli occhielli metallici da applicare con l’ occhiellatrice manuale sono un’invenzione relativamente recente.
Sappiamo per certo che i corsetti fino alla fine de ‘700 erano allacciati con un sistema tutto in stoffa. Sia i corsetti alla francese con allacciatura sul davanti, che quelli all’inglese, detti stays, che prevedevano una allacciatura posteriore, avevano lacci che passavano attraverso piccoli fori praticati nella stoffa, rinforzati solo da ricami, e quindi di difficile tenuta, dal momento che, invece, tutto il corsetto era rigidamente sostenuto da stecche di balena che l’attraversavano verticalmente.
Il primo torchietto manuale, di concetto analogo ad una moderna occhiellatrice manuale, fu utilizzato dal londinese Rogers nel 1823, che creò i primi veri e propri occhielli metallici. Da quel momento l’ occhiellatrice, ma anche la rivettatrice, diventa strumento prima di pochi, e poco dopo di molti e acquista ruolo ed ampia diffusione presso la produzione pellettiera, presso quella calzaturiera e presso quella di abbigliamento. Diventano di uso comune nelle varie fasi di confezione di abbigliamento maschile e femminile e i vari tipi di applicazioni cominciano a spaziare per dimensione di occhiello metallico applicato, per materiali metallici e per utilizzo finale.
L’ occhiellatrice manuale, o pneumatica, serve per creare un foro rinforzato su pellame e tessuti e la successiva applicazione di occhielli metallici. La parte inferiore dell’ occhiello vela è detta ranella, e può essere utilizzata come controparte per rinforzare il foro e viene anch’essa applicata attraverso la stessa macchina.
Le occhiellatrici manuali – ma anche quelle pneumatiche – sono davvero facili da utilizzare. Per quanto riguarda la foratura, sarà sufficiente montare nella parte superiore del torchietto per bottoni o della pressetta la fustella specifica della misura del foro da praticare, mentre nella parte inferiore, andrà applicata la base piatta in ottone o resina sintetica. Sarà poi sufficiente posizionare il tessuto tra le due parti, in corrispondenza del punto da forare, e azionare il torchietto per bottoni o la pressetta per realizzare il foro.
Il montaggio dell’ occhiello metallico per mezzo dell’ occhiellatrice azionata a mano avviene in modo altrettanto semplice. Si posiziona il punzone idoneo nell’alloggiamento superiore del torchietto, e si inserisce il secondo punzone nell’alloggiamento della parte inferiore. L’ occhiello si sistema sopra il punzone inferiore. Si inserisce poi il tessuto, se si desidera rinforzare con la rondella, essa va appoggiata sopra il tessuto prima di azionare il torchietto o la pressetta.
Le occhiellatrici si presentano anche in versione di torchietti o pressette pneumatiche, semiautomatiche, automatiche elettriche e – in quanto rivettatrici – possono spesso svolgere un’altra infinita gamma di funzioni di primaria utilità nel campo della confezione di abbigliamento, oltre a quella primaria di applicazione di occhielli.
Il mondo delle macchine fabbricate da Lozio® per la confezione di abbigliamento offre la più ampia gamma di proposte e risponde ad ogni esigenza di produzione: dalla rivettatrice pneumatica, od elettrica per attaccare bottoni a pressione, altrimenti chiamati automatici, per l’applicazione di rivetti jeans, alla occhiellatrice pneumatica semiautomatica ed automatica elettrica.
Inoltre le occhiellatrici pneumatiche Lozio® per la produzione di abbigliamento possono essere modificate e adattate a esigenze particolari per ottenere lavorazioni molto personalizzate.
La rivettatrice manuale per la produzione di abbigliamento, sia quella idonea per attaccare bottoni a pressione, che per l’applicazione di accessori e rivetti jeans, come anche l’ occhiellatrice di tipo manuale, sono attrezzature che nei decenni si sono trasformate in macchine maneggevoli, sicure ed economiche, ma partono dallo stesso semplice principio meccanico di funzionamento che avevano all’origine. E quindi anche le rivettatrici manuali specializzate per l’applicazione di occhielli metallici, come le rivettatrici manuali destinate ad attaccare altri tipi di minuterie metalliche, sono strumenti di funzionamento razionale e concezione concreta.
Ci sono torchietti per bottoni e pressette pneumatiche od elettriche per attaccare bottoni a pressione e macchine per l’applicazione di accessori e rivetti jeans che hanno funzioni scorporate o accorpate in relazione alle esigenze. La rivettatrice per la produzione di abbigliamento può essere pneumatica o a motore elettrico ed è adatta sia come macchina per l’applicazione dei bottoni a pressione, che come macchina per attaccare rivetti jeans con diametri variabili e con caricatore intercambiabile per adattarsi a qualsiasi tipo di rivetto prescelto.
Alcune rivettatrici manuali per la produzione di abbigliamento si adattano per l’applicazione di bottoni automatici, per attaccare rivetti jeans, o altra minuteria metallica come ad esempio ganci per pantaloni. Sono torchietti per bottoni e pressette manuali, pneumatiche, con dispositivo salvamano anti-infortunio e possono essere a testa singola o doppia. Andando più nello specifico, un bottone a pressione, è generalmente realizzato in ottone o in acciaio inox ed è catalogato nelle minuterie metalliche.
Il bottone a pressione è formato da quattro parti ed esistono varie categorie in funzione dell’utilizzo nella produzione di abbigliamento. Alfa, Kappa e Mu sono le tre grandi famiglie di automatici. Alfa e Kappa sono bottoni automatici che in qualche modo – in sede di applicazione -fustellano un piccolo cerchio di tessuto e che corrispondono, per quanto riguarda gli Alfa, ad un automatico per usi universali o generici, mentre per i Kappa ad un articolo per capi d’abbigliamento che richiedono allacciature particolarmente resistenti, come abbigliamento militare, per il motociclismo o da caccia.
I bottoni a pressione Mu, sono invece automatici a graffe, che uniscono ottima resistenza e durevolezza ad alta tecnologia, con una applicazione morbida anche su tessuti molto delicati o elasticizzati e maglieria. Si applicano con torchietto e pressette pneumatiche manuali o automatiche in relazione alle necessità di quantitativi e di velocità di produzione.
Per quanto riguarda invece la rivettatrice per l’applicazione di rivetti jeans, sia pneumatica che elettrica, automatica o semiautomatica, ha due alimentatori per il caricamento sia dei rivetti jeans, che dei relativi chiodi.
Le macchine per attaccare rivetti jeans automatiche dispongono generalmente un caricatore per i chiodi in grado di ospitare una certa varietà di modelli e pertanto questo tipo di rivettatrice pneumatica è particolarmente adatta in caso di necessità di flessibilità di applicazione. Inoltre, il funzionamento è semplice ed è sufficiente sostituire il percorso di caricamento per ottenere una rivettatrice pneumatica predisposta per usi diversi e principalmente adatta per attaccare rivetti jeans di vari tipi.
Il torchietto pneumatico ed elettrico per attaccare rivetti jeans può inoltre anche essere predisposto per attaccare elementi fuori misura, molto grandi. Questa pressa pneumatica è senz’altro adatta per occhielli dal diametro particolarmente largo.
Inoltre, per quanto riguarda nello specifico questa versione specializzata di rivettatrice, Lozio® è in grado di soddisfare ogni necessità, dal modello pneumatico manuale a quello semiautomatico ed automatico elettrico a uno o due alimentatori, per occhielli vela con ranella o senza renella, alla rivettatrice pneumatica per l’applicazione di occhielli vela di grandi dimensioni.